Appunti, revisioni, annotazioni e traduzioni del genio beckettiano
I quaderni di regia e testi riveduti di Samuel Beckett arrivano in Italia!
Un’immensa quantità di materiali inediti, affiancati dalle edizioni critiche di James Knowlson e Stanley E. Gontarski, massimi esperti mondiali di Beckett.
I quaderni di regia gettano una nuova luce sull’autore di Aspettando Godot e sui suoi capolavori, offrendo un prezioso strumento per indagare le scelte registiche e il processo creativo di Beckett.
I Theatrical Notebooks, così chiamati in lingua anglosassone, sono raccolte di note dettagliate e annotazioni del drammaturgo riguardanti la messa in scena delle sue opere teatrali.
Questi quaderni offrono uno sguardo approfondito sul suo processo creativo, includendo modifiche e indicazioni precise per registi e attori.
Questi volumi includono le immagini anastatiche dei quaderni completi, con annotazioni originali, trascritte e tradotte in lingua italiana.
I testi riveduti delle sue maggiori pièce – anch’essi pubblicati e tradotti per la prima volta in Italia – come Aspettando Godot e Finale di partita, mostrano le revisioni e le varianti apportate da Beckett nel corso del tempo.
Il significativo rilancio dell’opera di Samuel Beckett in Italia è favorito dalla fortunata coincidenza della pubblicazione del Meridiano a lui dedicato, curato da Gabriele Frasca, il quale ha contribuito a rinnovare l’attenzione nei confronti dello scrittore irlandese.
Il fulcro di questa riscoperta beckettiana sarà però rappresentato dalle pubblicazioni di Cue Press, che offriranno un contributo decisivo al panorama critico e storiografico.
Oltre ai quattro (o forse cinque) quaderni di regia e ai testi riveduti a cura di Luca Scarlini, Cue Press porta in catalogo volumi di importanza fondamentale per gli studi beckettiani: la biografia di James Knowlson, Condannato alla fama, sempre curata da Gabriele Frasca; il saggio di Ruby Cohn, Beckett: un canone, curato da Enzo Mansueto; l’analisi di Alan Astro, Per comprendere Beckett, a cura di Tommaso Gennaro; il companion di Gabriele Frasca, Il dolce stil no; l’inedito Beckett handbook di Stanley E. Gontarski.
Grazie a questa sinergia tra nuove edizioni, studi critici e ricerche inedite, l’opera di Beckett torna prepotentemente al centro dell’attenzione in Italia, arricchendo e rinnovando il dibattito accademico e culturale intorno a uno degli autori più originali e influenti del Novecento.