L’attore biomeccanico

Ritorna in libreria la raccolta di scritti sulla biomeccanica di Mejerchol’d, salvati da Eizenstein dopo la sua morte, che raccoglie stenogrammi delle lezioni, appunti degli allievi e note dal 1914 al 1933.

Per la prima volta sono disponibili le fonti dirette della rivoluzionaria teoria sull’arte dell’attore del ventesimo secolo.

Non un metodo per la recitazione, ma un allenamento che rifiuta il psicologismo, puntando su un’emozione teatrale pura.

Tutta la biomeccanica si basa sul fatto che, se si muove la punta del naso, si muove tutto il corpo.

Lo studio esplora i rapporti che l’attore deve sviluppare con il corpo, lo spazio, i partner, l’oggetto e lo spettatore, integrando intenzione, esecuzione fisica e reazione psichica.

Curato da Fausto Malcovati, il volume include un’introduzione storica di Nicolaj Pesoélnskij, che ha organizzato la documentazione per il beneficio di teatranti, studiosi e spettatori.

Un uccello che con un’ala sfiora la terra e con l’altra si protende verso il cielo.

V. Ė. Mejerchol’d