La figlia di Ibsen

Lettura di Hedda Gabler

Collana I saggi

Lingua Italiano

Il libro

Hedda Gabler, protagonista del dramma omonimo ibseniano, è uno dei personaggi più controversi dell’autore norvegese e di tutto il teatro europeo fine Ottocento.

È una donna malata di estetismo, piena di paure e di nevrosi, che si uccide per non re­stare vittima delle trame da lei stessa ordite e per liberarsi dalla terribile noia in cui soffoca.

Non potendo realizzare la bellezza di cui delira, esce di scena brutalmente, mentre le sopravvivo­no i protagonisti del mondo quotidiano, angusto, ipocrita e piccolo-borghese.

Hedda è un’eroina antipatica, dunque, che brucia i libri agli scrittori suoi spasimanti e vede quale massimo rischio per lei l’ipotesi di restare incinta.

Donna sterile per eccellenza, priva di futuro, patetica e impotente, questo perso­naggio consente nondimeno una critica radicale della società del suo tempo e del teatro che la rappresenta, divenendo una sorta di simbolo angoscioso della morte dell’arte (anche teatra­le) nella cultura organizzata su basi di massa, testamento lut­tuoso sull’impossibilità di essere autori e attori tragici nel salot­to della chiacchiera e dell’intrigo.

Lo studio ripercorre tutta l’opera ibseniana, sezionandola per temi fissi e per archetipi, dall’eroe dell’ascesi all’eroe della caduta nei sensi, dalla Valchi­ria, divoratrice d’uomini, alla Ninfa Egeria, al contrario umile e febbrile ancella dell’intellettuale, ritrovando in Hedda Gabler una paradossale sintesi di tali ruoli e nel suo torbido rapporto col padre una metafora cifrata sul mistero della scrittura.

  • Carta
  • Isbn 9788855100151
  • Pagine 140
  • Copertina flessibile, 300 gr, patinata opaca
  • Anno 2020
  • Rilegatura brossura filo refe
  • Immagini 15
  • Dimensioni 240 x 170 mm
  • Stampa a colori
  • Carta usomano 90 gr
  • Stato editoriale Disponibile
34.99 €

Paolo Puppa

Accademico olimpico, già ordinario di Storia dello spettacolo all’Università di Venezia e direttore del dipartimento di storia delle arti, ha alle spalle volumi su Pirandello, Fo, Rosso di San Secondo, Ibsen, D’Annunzio, Goldoni, Storie della regia e della drammaturgia, monografie su attori come Baseggio, su registi come Brook e sul monologo. Ha diretto, in qualità di…

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