Il libro
Siamo in una quieta cittadina dell’Emilia-Romagna, ai giorni nostri.
È qui che «si posa» verdianamente il pensiero, e su un fatto di cronaca: un vigile urbano si fa licenziare pur di mantenere la propria integrità di fronte agli intrecci di mafia, politica e imprenditoria collusa, capaci di avvelenare il tessuto sociale della regione che ha visto nascere il socialismo e le cooperative.
Nel pantano di questa Italia, un semplice cittadino fa risuonare, per contrasto, la speranza risorgimentale inscritta nella musica di Giuseppe Verdi.
Si tratta di uno dei più importanti tentativi di questi anni di cogliere il tempo che stiamo attraversando, forse del primo vero dramma scritto oggi sull’Italia di oggi.
Renato Palazzi, «Il Sole 24 Ore»
La risorsa più determinante è stata proprio l’intrecciarsi delle risorse del drammaturgo e dell’attrice (di Marco Martinelli e di Ermanna Montanari), entrambe al massimo livello sia delle loro disponibilità a interagire che delle loro segrete autonomie.
Gerardo Guccini, «Italogramma»
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