Il libro
Dittico tedesco si rifà a fatti accaduti in Germania negli anni Settanta.
A quell’epoca, che ci appare lontanissima, il potere istituzionale, forte di tutti i sui strumenti, venne sfidato da un gruppo di giovani utopisti predestinati naturalmente alla sconfitta e alla morte.
Lotta tra potere legittimo e una sorta di contropotere che trovava le proprie motivazioni nell’ideologia rivoluzionaria anticapitalistica.
Quei lontani fatti, come vengono esposti in Materiali per una tragedia tedesca e in Conversazioni, sono dall’autore intenzionalmente deformati affinché risulti perspicuo un concetto: la Storia non è riconducibile a una qualsiasi ‘verità oggettiva’.
Essa non è che una favola.
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