Premio Nico Garrone
Sostenuto dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro e da Radicandoli Arte
Il Premio Nico Garrone è un riconoscimento dedicato alla memoria di Nico Garrone, critico teatrale e giornalista italiano, noto per il suo impegno nella promozione del teatro e della cultura.
Il premio viene assegnato annualmente a figure o realtà che si distinguono per il contributo significativo al panorama teatrale italiano, con particolare attenzione ai valori di innovazione, impegno civile e sostenibilità artistica.
Il riconoscimento non si limita a premiare la qualità artistica, ma valorizza anche le pratiche che promuovono la crescita culturale, sociale e collettiva attraverso il teatro.
È diventato un punto di riferimento per riflettere sui valori fondamentali dell’arte scenica e sulla sua capacità di incidere nella società.
Ecco le motivazione di Anct – Associazione Nazionale Critici di Teatro, per il premio assegnato a Cue Press:
Cue vince il Premio Nico Garrone 2015, per aver intercettato con intelligenza e sensibilità il bisogno di innovazione dell’editoria teatrale, convertendola in formati ‘virtuali’ moderni.
Tale iniziativa ha permesso a libri preziosi – usciti ormai dai cataloghi sempre più divoranti e frettolosi del cartaceo – di tornare ‘in scena’, ovvero in lettura per appassionati e studenti.
Dai testi miliari di Appia e Craig alla solida saggistica di studiosi come Franco Ruffini e Nicola Savarese.
Percorsi e meditazioni di-su-e-intorno al teatro che si nutrono anche dell’oggi, con una scelta oculata di autori da (ri)scoprire, primo fra tutti lo spettinato e caustico argentino Rafael Spregelburd, la voce poetica e modulata di Elena Bucci, le Albe svelate da Martinelli e Montanari e quel Totò e Vicè di Franco Scaldati, paesaggio di ombre e di altrove che proprio qui a Radicondoli ebbe con Enzo Vetrano e Stefano Randisi una rappresentazione suggestiva e piena di echi presso il piccolo cimitero del paese.
L’imbeccata, il suggerimento, la battuta d’entrata – come suggerisce il nome inglese cue scelto dall’intraprendente ribalta digitale capitanata da Mattia Visani – diventa così la parola d’ordine per entrare nei magici meccanismi del teatro, per riflessione o alito poetico.
Un viaggio immateriale ed elettrizzante che sa farsi anche cicerone in territori diversi come con le guide teatrali in altre città, da Parigi a Tunisi, passando per Milano.
Editoria elettronica ed elettrizzante per far comparire nel cassetto (dello schermo) quel libro sognato invano da troppo tempo.
Questo riconoscimento evidenzia l’importanza di mantenere viva la memoria del teatro attraverso strumenti innovativi e lungimiranti, confermando il ruolo di Cue come ponte tra tradizione e futuro, tra riflessione critica e accessibilità culturale.
Il Premio Nico Garrone celebra così un modello di editoria capace di reinventarsi e di continuare a dialogare con il mondo contemporaneo.