Logbook

Approfondimenti, interviste, recensioni e cultura: il meglio dell’editoria e delle arti da leggere, guardare e ascoltare.

6 Dicembre 2012

Cue Press, nei libri digitali i tesori da (ri)scoprire

Mara Pitari, «il Resto del Carlino»

L’editoria teatrale debutta in formato digitale e rivoluziona il mercato del libro specialistico. È l’innovativo progetto di Mattia Visani e Stefano Tura, due giovani imolesi formatisi all’Alma Mater che hanno trasformato la propria passione per il teatro in una rivoluzione del settore, dando vita alla prima casa editrice di libri di argomento teatrale prodotti in formato elettronico. Si chiama Cue Press, è in cantiere dalla scorsa primavera e, accolta con entusiasmo da università ed enti pubblici, vedrà la luce sotto forma di sito di e-commerce a marzo. Del fermento che c’è dietro parla il fondatore Mattia Visani, 33 anni, attore e scrittore teatrale.

Cos’è Cue Press?

Un progetto editoriale che ha l’obiettivo di proporre in digitale i testi dei massimi autori teatrali, secondo un doppio binario: recuperando titoli non più disponibili o di difficile reperibilità, opere di critica ma anche testi teatrali, e proponendo nuove opere di autori di primo piano. Ci sarà anche una collana di testi brevi di natura divulgativa e a prezzi molto contenuti.

Qual è il vantaggio?

La facilità di lettura, l’immediata reperibilità di materiali di ottima qualità e altrimenti difficili da trovare e l’abbattimento dei costi. I testi saranno scaricabili direttamente dal sito, al quale sta lavorando l’agenzia Chia Lab, e costeranno soltanto da 1 a 15 euro.

L’editoria digitale esiste già da tempo, quali le novità?

Finora il digitale non è arrivato a toccare ambiti di eccellenza. In più in un periodo di enorme crisi dell’editoria nazionale, in cui molte opere fondamentali stanno scomparendo senza che nessuno se ne accorga, questa iniziativa ha un alto valore culturale e di conservazione. In catalogo abbiamo già quaranta titoli e stiamo ancora lavorando per ampliare l’offerta.

La carta sparirà?

Sarà rispolverata per alcuni materiali di eccellenza.

Alcuni autori in catalogo?

Pubblicheremo gli studi di Casini Ropa, De Marinis, Guccini, Drumbl, Mango, Marotti, Molinari, Ruffini, Savarese, Taviani e le opere di maestri scomparsi come Cruciani, Meldolesi e Zorzi.

Il progetto gode dell’ appoggio di molti enti e istituzioni…

Sì, molto generosa è stata la risposta dell’amministrazione imolese, della Banca di Imola, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e di altre realtà legate al mondo della cultura come il Teatro Stignani e la Bim, ma anche Ravenna Teatro e Alma Mater.

Cue Press andrà oltre le frontiere del teatro?

Un passo alla volta, sarebbe bello arrivare a occuparci anche di cinema o illustrazione.

30 Settembre 2012

Il progetto Cue Press

Mattia Visani, «Stratagemmi»

Cue Press è un nuovo progetto di casa editrice di libri di teatro che opererà principalmente in digitale. Sarà online a marzo 2013, in occasione delle celebrazioni del 30^ anniversario della morte di Ludovico Zorzi, di cui pubblicherà l’opera più importante II teatro e la città. Il progetto editoriale si muoverà successivamente su un doppio binario: recupero di opere di difficile reperibilità o non più disponibili sul mercato e nuove proposte di autori e studiosi di primo piano.

È assodato ormai che l’editoria teatrale italiana sia in profonda crisi: problemi di liquidità, difficoltà distributive e, colpo di grazia, l’entrata in liquidazione di Ubulibri. Mi sento quasi in imbarazzo nel riflettere, insieme ai miei colleghi, sul problema del costo della carta, dal momento che il nostro progetto editoriale nasce su presupposti tesi a eluderli, o superarli. Il problema investe in modo fondamentale il mondo dell’editoria, dalla stampa alla distribuzione, dal deposito alla vendita. Tuttavia la questione, per quanto pregnante, non è così strettamente legata al problema dei contenuti e alla prassi, come invece si vuole far credere. Questo vale tanto in ambito editoriale quanto, trovato il giusto corrispettivo, in altri ambiti della produzione e della conoscenza. Se si vedono pessimi spettacoli, infatti, non è certo colpa della mancanza di denaro, oppure (questo potrebbe essere il corrispettivo) di spazi teatrali. L’Alighieri non recita Amleto e di teatri ce n’è uno per parrocchia. Quello che dovrebbe essere difeso con le unghie e con i denti è la qualità della carta, principio che instaura invece una dinamica elettiva: pochi ma buoni. Detto questo, noi siamo passati al digitale.

Cue Press rappresenta, sul mercato italiano, la prima casa editrice di argomento teatrale a operare principalmente nell’ambito del digitale. Il cartaceo sarà ‘rispolverato’ per alcuni materiali di eccellenza. L’idea è quella di sfruttare l’agilità e i minori costi garantiti dal digitale per strutturare un progetto di casa editrice e network teatrale: andare a recuperare in ebook titoli non più disponibili sul mercato (testi di studio ma anche opere drammaturgiche) e creare una comunità, un magazine che ravvivi il dibattito all’interno del mondo teatrale. Oltre alla digitalizzazione di testi non più facilmente reperibili, c’è l’idea di una collana di testi brevi e di argomento specifico, che sarà venduta a prezzi molto bassi; un formato che sta avendo grande successo nell’ambito del digitale. Pubblicheremo saggi di studiosi del calibro di: Casini Ropa, De Marinis, Drumbl, Guccini, Mango, Marotti, Molinari, Ruffini, Savarese, Taviani; le opere di maestri scomparsi come Cruciani, Meldolesi, Zorzi; i testi di autori della scena come Martinelli, Scaldati, Bucci e Sgrosso, Vetrano e Randisi. Parte del lavoro sarà dedicato alla traduzione dei documenti e alla loro distribuzione sul mercato estero, operazione che il digitale permette di affrontare con maggiore facilità rispetto al passato. Superato il problema della carta, speriamo di trovarci ad avere a che fare con i problemi del nostro paese.

18 Settembre 2012

Palcoscenico digitale

Massimo Marino, «Corriere di Bologna»

Il futuro del libro è nell’editoria digitale. Ne sono certi Mattia Visani e Stefano Tura, due imolesi poco più che trentenni formatisi entrambi all’Alma Mater. Hanno appena fondato la Cue Press, una casa editrice teatrale che si affida ai supporti elettronici. I primi contratti saranno firmati agli inizi di ottobre e le pubblicazioni vedranno la luce intorno al nuovo anno. Ma da mesi i due stanno sondando con notevole attivismo le possibilità dell’impresa, contattando studiosi e artisti per assicurarsi le loro opere. E hanno avuto molte risposte positive da parte di nomi di accademici illustri come Marco De Marinis, Gerardo Guccini, Eugenia Casini Ropa, Hans Drumbl, Lorenzo Mango, Cesare Molinari, Ferruccio Marotti, Franco Ruffini, Ferdinando Taviani, e da scrittori e artisti di teatro come Marco Martinelli, Franco Scaldati, Sandro Lombardi, Vetrano e Randisi, Bucci e Sgrosso.

«Cue – ci spiega Mattia Visani – in inglese significa battuta, attacco, suggerimento, ma suona in modo simile a queue che significa coda, fila di persone. Il tutto per noi echeggia come un benaugurale: ‘Fate la calca!’». Non sono per niente scoraggiati dal fatto che gli ebook in Italia rappresentino ancora una minima parte del mercato: «Siamo fiduciosi di allinearci presto al mercato anglosassone, dove per 100 libri cartacei venduti 114 sono quelli ordinati in formato digitale. Forse siamo incoscienti, ma ci sembra un progetto necessario in questo momento di crisi culturale». In Italia l’editoria di questo settore vivacchia. Testi fondamentali, pubblicati in passato, sono ormai fuori catalogo. «Dopo la liquidazione della Ubulibri, seguita alla morte del fondatore Franco Quadri, ci troviamo di fronte a un vero e proprio vuoto». E questo mentre le iscrizioni ai Dams crescono. «L’editoria digitale – continua Visani – permette di abbattere i costi di produzione e di garantire agli autori diritti più consistenti. Stiamo costruendo un team di ‘sviluppatori’ della parte tecnica e di traduttori per lanciare la casa pure a livello internazionale». Il cuore dell’idea sta nel rapporto tra la memoria, l’interrogazione del presente e la provocazione del futuro. «Gran parte del catalogo sarà costituita da studi di valore ormai non più disponibili sul mercato. Stiamo cercando di acquisire i diritti di testi storici fondamentali come gli studi di Molinari sul teatro greco, quelli di Savarese sullo spettacolo a Roma, di Drumbl sulla scena medievale, di Ruffini sul Rinascimento, di Taviani sulla Commedia dell’Arte, fino ai volumi di Marotti su padri della regia quali Gordon Craig e Appia e a testi di maestri scomparsi come Fabrizio Cruciani e Claudio Meldolesi. Dovremmo ripubblicare anche le pièce di Marco Martinelli e Totò e Vicé di Franco Scaldati, sketch su due personaggi palermitani in bilico tra la vita e la morte, portati in scena da Vetrano e Randisi».

Ma non solo di recuperi vivrà Cue Press: «Il formato digitale si presta anche a pubblicare testi brevi. Pensiamo a una collana riservata ai critici militanti che racconti ciò che accade sulle nostre scene. Potrà ospitare analisi di spettacoli, inediti, interventi a convegni, scritti polemici, riflessioni su temi specifici. E quando avremo un catalogo, potremo pensare anche a stampare libri on demand».

22 Marzo 2012

Cue Press, edizioni digitali verso un libro multimediale

Lorenzo Donati, «Altre Velocità»

Una casa editrice interamente digitale con un catalogo specialistico nel campo del teatro. Sembra fondarsi su una doppia scommessa il progetto Cue Press: da una parte cavalca le tendenze di espansione del mercato editoriale digitale, dall’altro pare voler invertire la rotta di un settore che sul mercato editoriale sostanzialmente non esiste. Nel guardare con estrema attenzione al tentativo, confidando nella sua riuscita, ne abbiamo parlato con l’ideatore e direttore editoriale Mattia Visani.

Visani, ci racconti Cue Press? Come nasce il progetto?

Cue Press nasce dalla mia frequentazione dell’ambiente teatrale. Io sono e continuo a considerarmi un attore che si è trovato a rendere conto della propria professione attraverso strumenti diversi. Il primo incontro con il mondo editoriale è avvenuto nel 2009, quando ho cominciato a scrivere il mio libro sul teatro di Vetrano e Randisi, che è stata l’ultima pubblicazione della Ubulibri di Franco Quadri (Diablogues. Il teatro di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, ndr). Limitatamente al mercato italiano, Cue Press sarà la prima casa editrice di argomento teatrale a operare principalmente nell’ambito del digitale, con tutte le nuove possibilità che la tecnologia mette a disposizione sul piano del rapporto tra di forma e contenuti.

Perché il digitale?

Si lavora a costi più bassi, lo strumento che si crea è molto agile e leggero, e anche la distribuzione ha i suoi vantaggi: i nostri ebook verranno distribuiti nella rete ormai classica, come Amazon, ITunes, Ibs e attraverso la vendita diretta dallo store online della casa editrice. Attualmente, parecchi materiali di altissimo valore culturale stanno scomparendo o sono già scomparsi, dal momento che il sistema economico dell’editoria tradizionale non contempla più la loro esistenza. Una delle principali linee editoriali di Cue Press prevede il recupero di questo genere di materiali. La cessazione della produzione editoriale della Ubulibri è stato il grimaldello di partenza, ciò che mi ha fatto scattare un desiderio concreto. Oltre al recupero di testi, presteremo anche grande attenzione alla nuova drammaturgia e all’approfondimento critico; avremo una collana di testi brevi a prezzi contenuti, e svilupperemo il progetto di una serie di guide teatrali delle città del mondo: New York, Tunisi, Buenos Aires, Hong Kong, Amsterdam… oltre ad alcune città italiane. L’intero progetto sarà curato da Andrea Porcheddu.

Stai lavorando avendo in mente qualche riferimento come modello? Progetti editoriali del passato e del presente, particolari collane eccetera? 

Effettivamente non abbiamo alle spalle esempi significativi, perché l’ambito in cui ci stiamo muovendo è davvero pionieristico. Siamo partiti piuttosto da un’intuizione. Il catalogo che stiamo costruendo si fonderà su un doppio binario: da un lato la riproposizione di grandi testi del passato e ora fuori catalogo, dall’altro le novità. In questo secondo ambito saranno individuate più collane: nuova drammaturgia, saggi e studi teatrali e una terza collana che, come dicevo, sarà molto più agile e divulgativa, forse l’unico ‘prestito’ dall’editoria contemporanea nell’ambito del digitale: una serie di materiali da consumare in maniera veloce e che non gravino troppo sul portafogli.

Ci dai qualche anticipazione dei libri che avrete in catalogo? Qualche titolo?

Opere imprescindibili come Jacques Copeau, o le aporie del teatro di Fabrizio Cruciani; Il teatro e la città di Ludovico Zorzi; Brecht regista di Claudio Meldolesi, corredato da interviste di prima mano ai suoi attori del Berliner Ensemble. Insieme a questi ci saranno gli studi di Casini Ropa, De Marinis, Guccini, Drumbl, Mango, Marotti, Molinari, Ruffini, Savarese, Taviani; i testi di autori della scena come Martinelli, Scaldati, Bucci e Sgrosso, Vetrano e Randisi; alcuni scritti d’occasione di Sandro Lombardi. In molti casi di questi autori riproporremo le opere più importanti, oltre ad alcune novità.

Quali tempi vi state dando per essere effettivamente operativi?

Attualmente siamo impegnati nella redazione in senso stretto, la casa editrice sarà online nella primavera 2013 o poco dopo. Non ci interessa riproporre vecchi libri in formato pdf. Non pubblicheremo, cioè, delle copie anastatiche. Stiamo lavorando a vere e proprie riedizioni di opere fondamentali, il tutto con una nuova veste redazionale e ponendoci problemi specifici, in relazione alle dinamiche imposte dal nuovo mezzo tecnologico. Saranno molte le edizioni arricchite da nuove introduzioni e altri materiali inediti. Nello specifico, il pdf è un formato chiuso che non risponde all’operatività dei nuovi strumenti di lettura e limita drasticamente le possibilità offerte dalle tecnologia digitale.

Quello che descrivi è un processo di aggiornamento estremamente prezioso, eppure ancora legato alla maniera classica di intendere l’editoria. Vorrei invece sapere qualcosa in più sui ‘rilanci’ di cui parli…

Quando l’editoria digitale si sarà realmente diffusa, in quel momento saremo un po’ tutti arrivati a considerare il libro in maniera diversa. Scomparirà l’idea di un prodotto chiuso e finito, il libro sarà un’opera aperta e in divenire. Cue Press è ben consapevole di operare in un ambito che, a ragion veduta, abbiamo definito pionieristico e in cui gli esiti sono ancora da immaginare. Si tratta di un settore in cui, almeno sul piano tecnologico, non esistono ancora dei veri e propri standard editoriali. Il grande ideale del nostro progetto, e di questo settore dell’editoria, è quello del ‘libro multimediale’. Una struttura aperta a innumerevoli sviluppi direzionali, da esplorare durante la lettura.

Per esempio?

Video, foto, interviste, brani recitati ad hoc o registrati da uno spettacolo eccetera, sono materiali che, in una prospettiva futura, saranno strutturati all’interno della cornice del libro, accompagnando il percorso del lettore e costruendo relazioni e possibilità inattese. I confini del libro – per come li abbiamo sempre considerati – si amplieranno di molto. È una bella sfida. Stiamo parlando di futuro, di prospettive che saranno realizzate nel medio/lungo termine. Abbiamo tutti la percezione che la strada giusta sia questa, anche se nessuno ha ancora toccato con mano le reali potenzialità del digitale nell’editoria. Va anche detto che, in Italia, il mercato digitale è ancora inferiore rispetto a quello dell’editoria cartacea tradizionale, mentre in altri paesi il ‘sorpasso’ è già avvenuto. Noi stiamo lavorando con uno studio bolognese specializzato, Chia Lab, che offrirà alle nostre pubblicazioni il massimo della tecnologia attualmente disponibile.

Chi si occupa di teatro, oggi, dovrebbe avere ben chiaro di operare all’interno di una marginalità. Ancora di più chi si occupa di editoria teatrale, che attualmente vende meno della poesia. Che cosa ne pensa Cue Press?

Cue Press risponde prima di tutto abbattendo i costi, proponendo titoli a basso prezzo e stimolando la distribuzione e l’acquisto. Gli studi di cui parlavamo avranno costi che oscilleranno fra gli 8 e i 15 euro. I testi brevi da 1 a 8 euro. Questo speriamo sia un primo passo per iniziare a uscire dalla nicchia: non tanto da una marginalità, quindi, ma almeno dall’emarginazione a cui il teatro contemporaneo si è condannato con le sue stesse mani. Si tratta di ridare una prospettiva e una dignità culturale alla riflessione teatrale, di ricostruire la possibilità di dare a questa stessa riflessione un senso ‘alto’, spendendo al meglio le energie che lo nutrono.

Su che tipo di economie pensate di contare?

Pagheremo gli autori sulla base delle vendite, cosa non scontata nell’editoria tradizionale. Il nostro intento è trovare i principali riscontri economici facendo leva su quella che viene definita ‘economia reale’: fare in modo che gli acquisti sostengano il progetto, rivolgendoci alla rete di addetti del settore, alle università, alle biblioteche, con alcune delle quali è già attivo un dialogo. Ovviamente, soprattutto all’inizio, ci sarà bisogno di un sostegno concreto da parte di molti. Lo stiamo trovando soprattutto nel territorio imolese – dove la casa editrice ha la sua sede – nell’amministrazione cittadina, nella Banca di Imola, nelle sue forze produttive e nei suoi istituti culturali (la biblioteca, il teatro). Ma anche altre città hanno risposto con attenzione ed entusiasmo.

Eri partito dicendo: «Io sono un attore». Chiudiamo tornando all’incipit.

I miei sentimenti mi spingono spesso a prendere le distanze verso quello che mi capita di vedere a teatro. Credo che oggi sia prioritario ripensare ai fondamenti della scena, per provare a rilanciarne la discussione e l’arte, su basi pragmatiche. Sento l’esigenza molto forte di ripartire da domande di senso, prima fra tutte: perché facciamo teatro?

… E Cue Press è una risposta…

La mia ‘misera’ consapevolezza teatrale mi spinge a pensare che viviamo in un periodo di assoluta mancanza di cultura e arte. Intendendo con questi termini una cultura sperimentata e vissuta, di cui i libri sono uno strumento importantissimo. Nella storia del teatro ci sono state tante figure di attori e attrici che si sono fermate a riflettere sugli strumenti della loro professione e sull’epoca del loro teatro, per provare a rintracciare e restituire qualche strumento del loro mestiere, per immaginare qualcosa di migliore.

La questione dell’epoca in cui un teatro vive è per noi cruciale. Cosa è veramente importante per il teatro di oggi, dal punto di vista di Cue Press?

Riportare al centro parole come qualità e professionalità. Occorre lavorare affinché la qualità torni a essere un discrimine.

Collegamenti

11 Marzo 2010

Pagina stili – Dettaglio longform

Anna Bandettini, «Robinson Libri — La Repubblica»

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua.

Titolo 2 accusam et justo duo

At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Titolo 3 accusam et justo duo

At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Titolo 4 accusam et justo duo

At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Titolo 5 accusam et justo duo, da utilizzare per le domande nelle interviste e di solito è piuttosto lungo perché gli intervistatori sono prolissi e chiacchieroni

At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Titolo 6 accusam et justo duo, come ultima spiaggia

At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Citazione 1 una roba degna di evidenziazione lorem ipsum dolor sit met consecteuor eminem cavet consoles mediat tincidunt omnibus fallit sunt evidans lorem ipsum dolor sig met

Riferimento citazione

At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Highlight 1 una cosa importante

At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Highlight 2 una cosa importante, con un riferimento e approfondimento

Riferimento highlight, che è uguale a quello della citazione Approfondisci

At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor iLorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua.

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.
Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.
Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.

Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.
Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo dolores et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.

Highlight 3 una serie di cose importanti con anche un’immagine e un testo

Descrizione o approfondimento riferito a un highlight: ha lo stesso tag di una fonte o di un riferimento bibliografico e prende il suo stile peculiare perché all’interno del box. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor. Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. Approfondisci

At true eos et accusem et justo duo sorrows et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum pain sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et Dolor magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At true eos et accusem et justo duo sorrows et ea rebum.

Lorem ipsum pain sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et Dolor magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo pains et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet. Lorem ipsum pain sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et Dolor magna aliquyam erat, sed diam voluptua.

Lorem ipsum pain sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et Dolor magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At true eos et accusem et justo duo sorrows et ea rebum.

Lorem ipsum pain sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et Dolor magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et questo è un link et justo duo pains et ea rebum. Stet clita kasd gubergren, no sea takimata sanctus est Lorem ipsum dolor sit amet.

Classic bulleted list

  • The artists The direct voice of the protagonists and a focus on their art.
  • The classics Timeless works and authors.
  • The essays The best of non-fiction.
  • The texts The dramaturgy and the screenplay.
  • The contemporary Production present and alive, to freeze the moment.
  • The guides Essential tools for study and practice.

Highlight bullet list

  • The artists The direct voice of the protagonists and a focus on their art.
  • The classics Timeless works and authors.
  • The essays The best of non-fiction.
  • The texts The dramaturgy and the screenplay.
  • The contemporary Production present and alive, to freeze the moment.
  • The guides Essential tools for study and practice.
  • Theories The great masters and the great works that have marked thought and art.
  • The materials Tools for the in-depth study and investigation of material culture.

Numbered list

  1. The artists The direct voice of the protagonists and a focus on their art.
  2. The classics Timeless works and authors.
  3. The essays The best of non-fiction.
  4. The texts The dramaturgy and the screenplay.

Collegamenti