Frank Wedekind
Fu tra i più influenti autori drammatici della sua generazione, tanto da essere definito da Brecht «uno dei grandi educatori dell’Europa nuova».
Soltanto con la storica messinscena di Risveglio di primavera del 1906 a opera di Max Reinhardt, Wedekind riuscì in vita a emanciparsi dal mero ruolo di scrittore provocatorio e perseguitato dalla censura (e non solo, vista la condanna a un anno di carcere comminatagli nel 1899 per lesa maestà).
Artista e autore eclettico, capace di spaziare dal teatro al cabaret fino al circo, filo rosso della sua opera fu lo spirito anarchico e del tutto innovativo con cui seppe inserire nei propri lavori l’essenza della fin de siecle: dalle ʻscoperteʼ freudiane nel campo della psicanalisi, fino alle trasformazioni politiche e sociali di una Europa pronta a entrare nel nuovo secolo
