Robert Musil
Nasce nel 1880 ed è considerato uno degli autori di lingua tedesca più significativi del Novecento grazie al romanzo di formazione I turbamenti del giovane Törless (1906) e a L’uomo senza qualità (1930).
In questo enorme romanzo-frammento, a cui Musil lavorò fino alla sua morte, aveva voluto «narrare l’impossibilità del narrare», realizzando così un immenso laboratorio di sperimentazione letteraria in cui decostruire le categorie tradizionali della modernità e della narrazione.
Oltre a essere una delle voci più lucide e complesse del suo tempo, Musil fu ingegnere, soldato, psicologo, sportivo e giornalista.
Tra i suoi saggi spiccano L’uomo matematico, Sulla stupidità e Quando papà imparava il tennis, che condensano l’eclettismo, l’ironia e il profondo acume dell’autore per illuminare le facce e le contraddizioni della modernità.
Questo sapere variegato lo rende, tuttora, un punto di riferimento imprescindibile per coloro che vedono la letteratura in un’ottica interdisciplinare.
Muore a Ginevra nel 1942.
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