Jean Renoir
(1894-1979) Figlio del pittore impressionista Pierre-Auguste, ben presto si interessa al cinema, esordendo nel 1924 con il lungometraggio La ragazza dell’acqua.
Tra i primi registi di film sonori (La cagna del 1931), ha saputo spesso coniugare la propria estetica cinematografica con l’impegno politico segnato dalle idee del Fronte Popolare francese (La vita è nostra, Il delitto del signor Lange e La Marsigliese, tutte opere del 1936; fino al suo capolavoro del 1939, La regola del gioco).
Fuggito dai nazisti, nel 1941, si rifugia negli Stati Uniti.
Pur non accettando mai completamente il sistema hollywoodiano, continua a dirigere numerosi film (L’uomo del sud, 1945, e Diario di una cameriera, 1946).
Tornato Europa, gira altre importanti pellicole (La carrozza d’oro, 1952, con Anna Magnani e Eliana e gli uomini, 1956, con Ingrid Bergman).
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