Étienne-Gaspard Robertson

Nato a Liegi nel 1763, nel periodo della Rivoluzione inizia ad appassionarsi di fisica, ottica e scienza e contemporaneamente, frequenta gli spettacoli in voga, dal Teatro di Ombre di Séraphin alle prime fantasmagorie del misterioso Philidor: tale esperienza lo porterà a impossessarsi dei «segreti» della lanterna mobile e a perfezionare le proiezioni con l’invenzione del Fantascopio.

Dal gennaio 1798, tutta Parigi andrà a vedere i suoi fantasmi, spettri e redivivi.

A partire dal 1803, di fronte alla concorrenza sleale di molti emuli, è costretto a lasciare la Ville Lumière e a girare l’Europa fino alla San Pietroburgo degli zar e anche in America, alternando le rappresentazioni fantasmagoriche alle ascensioni su palloni aerostatici da lui disegnati. Tornato a Parigi nel 1825, pubblicherà i suoi Mémoires (1831-33) continuerà a organizzare spettacoli fino alla morte (1837).

Étienne-Gaspard Robertson, 
Memorie

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