Aleksandr Jakovlevič Tairov

Nato nel 1885 e deceduto nel 1950, è stato un attore e regista teatrale, considerato tra i registi che ha più influenzato le moderne correnti del teatro internazionale.

Nel dicembre 1914 fondò il Teatro da camera di Mosca, inaugurandolo con il dramma indiano Sakuntala di Kālidāsa, che fu la prima di una serie di ricerche stilistiche, condotte nel terreno della commedia, del dramma e della pantomima, che culminarono nella rappresentazione di Tamiri il Citaredo di Annenskij del 1916. 

Accusato di essere lontano dalle problematiche politiche, negli anni Trenta allestisce una serie di testi sovietici di grande successo, tra cui La tragedia ottimistica.

In Tairov fu fondamentale il concetto del predominio dell’attore su ogni altro elemento dello spettacolo (costumi, spazio del palcoscenico): egli deve concentrare in sé le doti di ballerino, cantante, ginnasta, acrobata e giocoliere.

Anche il testo era considerato da Tairov come un semplice mezzo offerto al regista per le sue fantasiose creazioni.