Il libro
Angela Dematté porta in scena una parte dell’Italia del nord spesso ignorata o dimenticata, racchiusa tra le montagne del Trentino.
Il suo è un punto di vista particolare che però, attraversando la grande Storia e i grandi movimenti degli affetti famigliari, si rende universale.
Avevo un bel pallone rosso è la storia di Mara Cagol, fondatrice delle Br ma è anche analisi del rapporto tra un padre e una figlia.
L’officina. Storia di una famiglia è un’epopea sulla concezione del lavoro nell’uomo occidentale dell’ultimo secolo, ma è anche la storia di Sonia e del suo essere figlia e autrice.
Mad in Europe è una metafora della crisi europea, ma è anche il racconto dell’interiorità di una donna e del suo diventare madre.
Fil rouge di questa raccolta è il rapporto drammatico con la lingua d’origine.
Margherita usa il linguaggio ideologico per staccarsi dal padre, Sonia cerca di fuggire dalla tradizione attraverso le forme del post-moderno, Mad, infine, si carica del fardello di Sonia e Margherita: dalla mescolanza disordinata delle lingue europee precipita in un grammelot indistinto e bestiale, per riaffondare poi nel suo idioma delle origini.
Nella sua vivisezione delle relazioni umane e famigliari, l’autrice non cessa di proporre la speranza di una ricomposizione: le parole rinascono nella possibilità di spalancarsi all’altro e di essere da lui cambiati.
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