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Approfondimenti, interviste, recensioni e cultura: il meglio dell’editoria e delle arti da leggere, guardare e ascoltare.
19 Gennaio 2021

Il teatro di Totò, 1932-1946

Sergio Roca, «Liminateatri»

Su Totò ci sono decine di libri (e di studi) che cercano di ricostruire l’immagine del grande comico napoletano sia dal punto di vista professionale che da quello umano e personale. Il volume Il teatro di Totò, 1932-46 di Goffredo Fofi nella collana «I saggi del teatro» per Cue Press, invece, si focalizza sui testi…

12 Gennaio 2021

Gli sposi di David Lescot

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo»

Gli sposi del titolo della commedia di David Lescot sono Nicolae Ceausescu e Elena Pitrescu, ossia l’ex presidente della Repubblica Socialista di Romania, in carica dal 1967 al 1989, e la moglie, la vera eminenza grigia del regime. Nel testo del drammaturgo francese – anche qualificato regista e musicista legato al prestigioso Théâtre de la…

4 Gennaio 2021

Una vita per il teatro del critico De Monticelli. Testimoniò l’evolversi dell’attore: dall’istrionismo all’avvento del regista

Andrea Bisicchia, «lo Spettacoliere»

La ristampa di un libro come L’Attore, di Roberto De Monticelli (1919-1987), da parte di Cue Press, è uno stimolo, molto allettante, per ritornare a parlare di una figura controversa, ma necessaria, per fare teatro. Il libro uscì nel 1988, con prefazione di Odoardo Bertani, presso Garzanti. O oggi esce, aggiornato, con l’introduzione del figlio…

1 Gennaio 2021

Robert Musil, l’ingegnere del teatro

Fabrizio Sebastian Caleffi, «Hystrio», XXXIV-1

Della Kakania fa parte la Padania e Musil è dunque conterraneo di Gadda: due ingegneri con più genio che ingegno, per loro e nostra fortuna. Quand’ero regista pischello all’esordio, dopo aver debuttato come autore precoce, avevo già in mente di mettere in scena Vinzenz e l’amica degli uomini importanti. L’eroticissima Escort per uomini importanti, come…

28 Dicembre 2020

C’era una volta il dramma. Poi si frantumò in un ‘pastiche’ fatto di tutte le arti possibili e con testi reinventati in scena

Andrea Bisicchia, «lo Spettacoliere»

Negli anni Sessanta, in molti ci siamo formati su una serie di testi saggistici, diventati veri e propri punti di riferimento per integrare la nostra formazione di stampo storicistico. Si tratta di: Teoria del dramma moderno di Peter Szondi (1962), Scritti teatrali di Bertolt Brecht (1962), Morte della tragedia di George Steiner (1965), ai quali…

27 Dicembre 2020

Chi è di scena? Totò

Enrico Fiore, «Corriere del Mezzogiorno»

Antonio De Curtis, in un immaginario dialogo con la maschera Totò, le fa dire: «‘Vedrai che il pubblico alla fine ci vorrà bene, perché gli faremo patire un sacco di piacere’. Disse proprio il verbo patire, quel buffone, ignorantissimo di filosofia come tutte le maschere, ma armatissimo di esperienze preziose, cioè a dire ricco di…

23 Dicembre 2020

Simona Scattina, Titina De Filippo. L’artefice magica

Antonia Liberto, «Drammaturgia»

Figlia d’arte e sorella maggiore di Eduardo e Peppino, Titina De Filippo (1898-1963) è stata una delle grandi protagoniste del Novecento teatrale italiano e, in particolare, della fase iniziale del secolo, cruciale per la definizione di una nuova figura attoriale in bilico tra il perdurare della tradizione ottocentesca e il lento affermarsi della novità registica. Il volume che Simona Scattina le dedica,…

20 Dicembre 2020

Il teatro di carta: da Totò a Ronconi a Peter Brook, i libri che raccontano i grandi del palcoscenico

Rodolfo di Giammarco, «la Repubblica»

C’è un teatro che si rappresenta a qualunque ora, che acquista la parola tra le mura di casa, che dà libero ingresso ai suoi testi nelle librerie, e che permette di regalare cultura in questi giorni di festa. E’ il teatro di carta, fatto di volumi da sfogliare, e di voci da immaginare leggendo una…

14 Dicembre 2020

Moderne estetiche neobarocche. E la scena, un non luogo senza tempo e senza testo, diventa un laboratorio digitale

Andrea Bisicchia, «lo Spettacoliere»

Esiste ormai un canone, per il nuovo teatro, che non appartiene soltanto al teatro performativo, ma anche al teatro di tradizione, ed è basato sul diverso rapporto che si è venuto a instaurare con lo spazio scenico, con gli strumenti tecnologici, impensabili fino a un ventennio fa, con gli stimoli sensoriali che ne sono succeduti,…

7 Dicembre 2020

Da Socrate a Freud per scoprire il rapporto tra finzione e verità. E pensare che in due parole già disse tutto Eduardo

Andrea Bisicchia, «lo Spettacoliere»

Abbiamo conosciuto, recentemente, lo scrittore franco-uruguaiano Sergio Blanco grazie al Festival Vie, organizzato a Modena da ERT (Emilia Romagna Teatro), dove è stato rappresentato Il bramino di Dusseldorf, e al Festival LAC, diretto da Carmelo Rifici, dove è andato in scena Memento mori. L’editore Cue Press ha pubblicato non solo tre testi del suo Teatro:…

30 Novembre 2020

Tu es libre di Francesca Garolla

Maria Dolores Pesce, «Dramma»

Leggere un testo e vedere uno spettacolo sono modi diversi, talora molto diversi, di rendersi conto intimamente della realtà che ci circonda, ci penetra e spesso si nasconde nella nostra memoria trasformandosi a volte anche in falsa conoscienza, di rendercene conto dunque per poterlo smascherare questo esserci che siamo, consapevolmente e inconsapevolmente. Qualche volta però,…

25 Novembre 2020

Teatro

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo»

Riflettendo sulla composizione delle novelle e del dramma I fanatici, Robert Musil ne rivelò il principio narrativo: «L’ho chiamato quello dei ‘passi motivati’. Non far accadere nulla (oppure: Non far nulla) che sia interiormente di valore. Ciò significa anche: Non far niente di casuale, niente di meccanico». Questo assunto, che mette i discussione il dominio…

23 Novembre 2020

Alla ricerca d’un Dio perduto. Ma nell’arte (e nel teatro, nelle forme invisibili del misticismo) Egli potrà ancora rivelarsi

Andrea Bisicchia, «lo Spettacoliere»

In Italia, per molto tempo, la letteratura nordica ha avuto, come punti di riferimento, Ibsen e Strindberg. Soltanto verso la fine del 1900 ha scoperto autori come Lars Noren, svedese, classe 1944,  o come Jon Fosse, norvegese, classe 1959, un po’ snobbati, a dire il vero, dalle grandi case editrici e dai Teatri Stabili, anche…

22 Novembre 2020

Le qualità nascoste dell’ingegner Musil

Mauro Covacich, «Il Corriere della Sera»

Nella favolosa galleria di campioni che ci regala Elias Canetti nel Gioco degli occhi, a proposito di Robert Musil si legge: «Era sempre in armi, pronto alla difesa e all’attacco». Nel primo dopoguerra quello che diventerà l’autore de L’uomo senza qualità trasforma la sua postura di ex militare in una specie di corazza mentale, una…

17 Novembre 2020

Robert Musil, Teatro

Antonia Liberto, «Drammaturgia»

La casa editrice imolese CUE Press, che ha fatto delle edizioni e riedizioni teatrali la sua cifra distintiva, dedica questa sua nuova pubblicazione alla produzione drammaturgica dell’austriaco Robert Musil (1880-1942), uno degli autori di lingua tedesca più importanti del Novecento. Noto al grande pubblico soprattutto per i romanzi I turbamenti del giovane Törless (1906) e L’uomo senza qualità (al quale si…

9 Novembre 2020

Autofinzione e Teatro, l’opera di Sergio Blanco edita da Cue Press

Lucrezia Ercolani, «Theatron 2.0»

Sergio Blanco è un drammaturgo franco-uruguaiano di poco meno di cinquant’anni. I suoi testi sono stati presentati in diverse parti del mondo, Italia compresa, dove la compagnia Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi si è aggiudicata il Premio Ubu speciale per l’allestimento di alcune opere straniere, tra cui il suo Tebas Land. Della diffusione…

31 Ottobre 2020

Introduzione allo studio del teatro francese

Sofia Tincani, «Francofonia», 79

Con quest’opera, che si inserisce nella collana I Teatri Nazionali della casa editrice Cue Press, Gianni Poli intende fornire a un pubblico il più eterogeneo possibile un canale di accesso al teatro francese dal Medioevo al 1887. Ottimo strumento per chi sceglie di avvicinarsi al tema per la prima volta – l’autore si premura in…

1 Ottobre 2020

Pane e palcoscenico, Vachtangov il Maestro

Diego Vincenti, «Hystrio», XXXIII-4

A leggere vien voglia di fare teatro. Di capirlo, di lasciarsene irrimediabilmente sedurre. Come ogni anno succede a migliaia di studenti alle prese con l’arte e il pensiero di Vachtangov. Per alcuni è stato il perfezionatore del metodo di Stanislavskij. Per altri l’anello di congiunzione fra la bellezza formale e le rigidità teoriche del naturalismo…